Non potevamo dire di aver visto tutto dell’Islanda, o quasi tutto, senza aver ammirato l’aurora boreale. (Qui troverai i nostri precedenti viaggi islandesi: 15 gg a luglio e 10 gg ad agosto).
Abbiamo così deciso di trascorrere a novembre 4 giorni nell’isola di madre natura.
E’ una di quelle esperienze da provare almeno una volta nella vita, perché il viaggio alla scoperta dell’aurora boreale è indescrivibile a parole.
Avendo visto quasi ogni angolo dell’isola abbiamo optato di trascorrere dei giorni verso la penisola di Snaefellsnes.
Usciti dall’aeroporto, dopo aver respirato l’aria gelida invernale, anche per questa terza volta abbiamo noleggiato una Dacia Duster 4×4.
Di seguito riportiamo il nostro breve itinerario:
giorno 1. Keflavik – Penisola di Álftanes
giorno 2. Penisola di Álftanes – Islanda occidentale (Kria Cottages)
giorno 3. Kria Cottages – Penisola di Snaefellsnes
giorno 4. Penisola di Snaefellsnes – Islanda occidentale
giorno 5 volo di rientro, Keflavik
Giorno 1. Keflavik – Penisola di Álftanes
Una volta in macchina siamo andati, nonostante il vento e un po’ di pioggerella, a tuffarci nelle acque della Blue lagoon.
Struttura molto moderna, e come già sapevamo, è un luogo commerciale a differenza di molte altre.

Blue lagoon
Possiamo però dire che dopo il viaggio in aereo e non avendo programmi è stato un relax gradevole.
Ci siamo poi diretti verso la nostra prima sistemazione sul mare nella penisola di Álftanes, a circa venti minuti da Reykjavik.
La sera dopo aver cenato verso le 23 ci siamo diretti al Thingvellir National Park, e precisamente sulla sponda settentrionale del lago.
Il paesaggio cambiò nettamente: neve e solo neve a terra, ed il tempo non prometteva nulla di buono.
Abbiamo aspettato in macchina visto il freddo per quasi due ore e all’improvviso una scia strana fra le nuvole, era lei, si l’aurora boreale stava danzando sopra la nostra testa. All’inizio era debole poi cominciò a definirsi chiaramente.
Scesi dalla macchina andavamo da un punto all’altro, eravamo in preda all’emozione.
Sembravano delle onde di un oceano che scorrevano velocemente cambiando sempre forma e intensità.

Aurora in Iceland
Abbiamo fotografato l’aurora un’infinità di volte, siamo stati circa 2 ore e stranamente non sentivamo più il gelo.

Aurora ed i suoi colori
Quando abbiamo lasciato il parco ci siamo fermati spesso lungo la strada buia per fotografare l’aurora specialmente quando era evidente una particolare intensità.

Il manto verde dell’aurora

L’aurora al thingvellir park
Il sogno si era realizzato il primo giorno. TORNA SU
Giorno 2. Penisola di Álftanes – Islanda occidentale (Kria Cottages)
Partiti, siamo passati per Reykjavik dove abbiamo pranzato e fatto una passeggiata fra le vie centrali della città.

Via Skolavoerdustigur la via dell’arcobaleno di Reykjavík

Solfar, la scultura simbolo della città sul lungomare di Reykjavik
Il percorso dalla capitale al nostro cottage situato a 10 minuti prima di Borgarnes, è stato reso magnifico dallo scenario delle montagne innevate.

Montagne con neve
La posizione dove abbiamo passato la notte era molto bella.
Si trovava di fronte al mare che entra nel fiordo e alle spalle una spettacolare montagna con la neve.
Il cottage era molto spazioso con una grande cucina attrezzata di tutto e con una zona giorno dotata di ampie vetrate dove poter ammirare il manto bianco della neve.
Vi consigliamo vivamente quindi il Kria Cottages.

Kria Cottages
La sera ci siamo poi preparati per andare ad ammirare l’aurora ma quella sera ed anche le notti a seguire, la Signora dei cieli del nord, rimase sempre nascosta fra le nuvole e nell’aria gelida. TORNA SU
Giorno 3. Kria Cottages – Penisola di Snaefellsnes
Dopo essere partiti, ci siamo subito fermati per ammirare i cavalli che a differenza di quelli visti in estate, sfoggiavano un mantello invernale molto spesso.

Cavallo islandese

Cavallo islandese
A dir poco bellissimi.
La tappa successiva è stata Hraunfossar con le vicine rapide di Barnafoss.

Hraunfossar
Un manto soffice di neve ci ha accompagnato fino alla vista dalla balconata di questa bellissima cascata ammirata nei viaggi scorsi.
Spettacolare il contrasto fra il nero dello strato di roccia lavico e il bianco della neve.

Barnafoss
Dopo questa magnifica tappa siamo arrivati alla graziosa Grundarfjörður, una cittadina come vi abbiamo già detto nei nostri precedenti articoli, situata esattamente al centro della penisola di Snaefellsnes, dove ci siamo poi fermati a cena.
Il punto di riferimento principale della città è il fotogenico Kirkjufell, che si traduce in “Church Mountain”.
Questa volta la montagna più fotografata dell’Islanda presentava colori diversi rispetto ai nostri precedenti viaggi estivi.

Kirkjufell
Alla fine della giornata siamo giunti in un cottage perfettamente isolato allo scopo di avvistare l’aurora, ma anche quella notte il cielo era coperto. TORNA SU
Giorno 4. Penisola di Snaefellsnes – Islanda occidentale
Dopo aver salutato il monte Kirkjufell ci siamo fermati a fotografare la chiesa di Ingjaldshóll, circondata ora da un paesaggio completamente diverso da quello estivo.

Chiesa di Ingjaldshóll
Siamo passati a salutare anche l’iconica chiesa nera di Budhir e poi diretti dove avremmo passato l’ultima notte.

La chiesa nera di Budhir
Anche quella sera nonostante il tempo siamo usciti a caccia dell’aurora, ma già sapevamo che era impossibile viste le condizioni meteorologiche.
Resoconto: vedere la dama verde 1 notte su 4 potevamo considerarci soddisfatti.
Anche questa nostra terza avventura in Islanda ricca di emozioni come solo lei sa dare è giunta al termine!
Ci sarà un seguito? Naturalmente. TORNA SU